GEA
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Gea srl è la società del gruppo Greenthesis che gestisce una discarica per rifiuti non pericolosi sita in comune di Sant’Urbano al servizio dei cittadini del territorio regionale per lo smaltimento degli scarti dei rifiuti urbani e residuali dei Comuni e delle aziende pubbliche e/o partecipate del Veneto, nonché l’attività di recupero energetico da fonti rinnovabili tramite la valorizzazione del biogas di discarica e trattamento del percolato sito specifico, agendo da partner sinergico con la Regione, gli Enti locali e gli organi di controllo (ARPAV).
UNA DISCARICA STRATEGICA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO
La discarica di S. Urbano svolge da anni un ruolo strategico all’interno della pianificazione di settore del Piano Rifiuti Regionale, qualificata da anni come discarica Tattica Regionale ed attualmente individuata in osservanza delle delibere regionali come impianto di piano ai fini di garantire l’autosufficienza del territorio regionale per lo smaltimento dei rifiuti urbani e dei residui della raccolta differenziata.
Grazie ai suoi standard e la sua capacità gestionale e l’elevata efficienza della discarica l’impianto permette di ricevere ogni anno più di 130.000 tonnellate di rifiuti trattati di origine urbana provenienti dal territorio veneto, oltre che rifiuti speciali non pericolosi, applicando una delle tariffe di smaltimento più basse a livello Regionale.
Alcuni dati caratteristici
- Superficie lorda = 55 ettari
- Volume di progetto autorizzato = 4.878 mila mc
- Capacità giornaliera di conferimento = 500/600 t
- Capacità totale annua autorizzata = 156.000 t
Gea opera da circa 30 anni sul territorio veneto per la realizzazione, gestione e manutenzione di impianti di recupero e smaltimento rifiuti contando su uno staff di tecnici e progettisti di grande esperienza. La discarica di Sant’Urbano è la punta di eccellenza di questo impegno: un vero laboratorio tecnologico e ambientale, con una visione strategica rivolta a una costante innovazione.
INVOLUCRO AD ALTA IMPERMEABILITÀ
La discarica di Sant’Urbano presenta un doppio sistema di sicurezza idraulico costituito dalle impermeabilizzazioni del
fondo e delle pareti eseguito con uno strato di argilla compattata ad elevata plasticità che assicura l’isolamento e la massima tenuta
del sedime.
Le prestazioni impermeabili sono inoltre rafforzate dalla posa di una geomembrana in HDPE e da una seconda barriera costituita da un diaframma perimetrale verticale, realizzato con bentonite granulare
immorsato su un livello argilloso naturale di fondo che garantisce una ulteriore barriera di separazione idraulica dal terreno.
La sigillatura della discarica a conclusione della fase di abbancamento dei rifiuti viene eseguita con la copertura finale
costituita da una serie di strati drenanti e impermeabili e terreno, intervallati da geotessuti di separazione con la funzione di limitare l’infiltrazione di acqua all’interno del corpo dei rifiuti e la fuoriuscita di emissioni gassose, consentendo il recupero ambientale della discarica.


IL NOSTRO IMPEGNO CONTRO I PFAS
Nella gestione di una discarica, riveste particolare importanza la raccolta e il trattamento del percolato, ovvero del liquido prodotto all’interno del corpo rifiuti dalla decomposizione della materia organica.
Nel 2018, in sintonia con la Regione e gli enti territoriali, Gea ha proposto la costruzione all’interno della discarica di un impianto di depurazione del percolato per rimuovere gli inquinanti – tra cui le sostanze fluorurate presenti quali i perfluoroalchili (PFAS) – e
migliorare l’impatto ambientale dell’intero ciclo rifiuti.
L’impianto, strategico per la tutela del territorio, in esercizio dal 2021 utilizza una soluzione tecnologicamente avanzata, efficiente, efficace e ambientalmente sostenibile, ad un costo relativamente contenuto rispetto ad altre soluzioni valutate.
Esso si basa su un processo di Osmosi Inversa a Triplice Effetto che avviene in 3 stadi in serie, al termine dei quali, il permeato (acquadepurata) rispetta i limiti di accettabilità di legge per lo scarico delle acque in corpo idrico superficiale e quelli autorizzativi che riguardano le sostanze fluorurate.
La tecnologia usata si basa su un sistema di trattamento ad osmosi inversa che avviene in 3 stadi in serie che separa dall’acqua, e concentra in fase liquida, le sostanze inquinanti del percolato, trattenendo in particolare i PFAS in modo da non disperderli nell’ambiente,
accompagnata da una seconda fase di evaporazione in tre effetti volta a ridurre ulteriormente il residuo liquido concentrato e a massimizzare il quantitativo di acqua depurata e quindi riducendo la parte concentrata destinata a smaltimento finale di oltre il 90%.